Domenica 7 aprile 2024, festa della Divina Misericordia, la comunità “Gesù Misericordioso” del Rinnovamento nello Spirito Santo dell’Arcidiocesi di Vercelli ha proposto a Santhià una giornata densa di iniziative di fede, che hanno avuto il loro fulcro nella presenza della “Tenda della Misericordia”. L’obiettivo principale della Tenda è stato quello di testimoniare una Chiesa “in uscita”, capace di portare il messaggio evangelico di un Dio misericordioso che si fa prossimo e viene in mezzo a noi, non solo nelle chiese ma anche nelle vie e nelle piazze della città. Presenti almeno cinquecento persone, tra cui un centinaio di bambini: oltre ai Santhiatesi e agli abitanti dei paesi limitrofi, hanno aderito alla proposta di fede persone provenienti da altre Diocesi di Piemonte e Valle d’Aosta.
In mattinata una processione, guidata dal parroco – canonico Andrea Matta – e dai bambini, accompagnati con il canto ha condotto i fedeli dal Duomo di Sant’Agata fino in piazza Zapelloni. Qui, dopo un momento introduttivo con i saluti del Coordinatore Regionale del Rinnovamento nello Spirito Santo Gioacchino lo Iacono e della Coordinatrice Diocesana di Vercelli Francesca Cammilleri, don Andrea Matta ha celebrato la Santa Messa delle 10.30. Ecco alcuni tra i passaggi più significativi della sua omelia:
«I Cristiani dovrebbero distinguersi proprio per la misericordia, che, nel suo significato etimologico, significa “perdono con il cuore”; deve essere un perdono vissuto, che arriva dal profondo dell’animo. E tanto più il perdono è grande, tanto più riusciamo ad ottenere, attraverso il perdono, una gioia incontenibile. Saper perdonare è difficile, non lo si può negare: per questo occorre “allenarsi” alla misericordia, occorre essere predisposti alla misericordia. La fede è ciò che ci permette di fare queste cose. Tutti abbiamo gli strumenti per lasciarci guidare dallo Spirito, a partire dai Sacramenti: lo Spirito è l’energia, la forza che permette di vivere e di andare avanti, anche nei momenti difficili. Abbiamo bisogno di misericordia, soprattutto tra noi. Abbiamo bisogno di saper chinare il capo: se abbiamo fatto qualche torto a qualcuno, prendiamo come impegno di chiedere scusa, di chinare il capo. Fa solo del bene, soprattutto a noi».
Dopo la celebrazione, il Rinnovamento ha guidato la preghiera del Roveto ardente, incentrata sulla parabola del “figliol prodigo” (Lc 15,11-32): un’esperienza che rappresenta al tempo stesso una preghiera di guarigione interiore, un’opportunità di ravvivare la fiamma della fede e un’esperienza di evangelizzazione che rende partecipi alla vita dell’intera comunità ecclesiale.
Contemporaneamente i bambini hanno vissuto un percorso a loro dedicato organizzato dai catechisti, dai giovani e dall’ambito evangelizzazione famiglie, per poi vivere una mistagogia che li ha condotti all’incontro con l’abbraccio misericordioso del Padre, abbraccio poi accolto da tutta l’assemblea.È stato un momento di grazia spirituale e grande commozione che ha coinvolto tutti, nella consapevolezza dell’amore di Dio verso i suoi figli. Al termine l’Eucaristia è stata portata sotto la Tenda, aperta per l’Adorazione fino alle 17:30.
Nel pomeriggio è stato accolto con gioia l’arrivo dell’Arcivescovo di Vercelli, Mons. Marco Arnolfo, che, oltre a portare il suo saluto e dato la sua benedizione ai presenti si è fermato nella Tenda in preghiera davanti al SS. Sacramento, ha confessato alcuni fedeli e ha condiviso nella piazza una bellissima testimonianza sulla misericordia.La presenza di alcuni sacerdoti ha reso possibile a quanti lo desideravano accostarsi al sacramento della Confessione; intanto nella piazza si sono alternate testimonianze, canti e una “sacra rappresentazione”, da parte dei giovani, incentrata sulla misericordia di Dio. Infine, dopo che nella Tenda si è svolto un ultimo momento di preghiera (la recita della Coroncina della Misericordia), i fedeli si sono raccolti e con il parroco in processione, hanno riportato in Duomo l’Eucaristia: qui, con la benedizione solenne, si è conclusa la giornata, vissuta interamente nello spirito di fraternità , gioia e di condivisione.
La coordinatrice diocesana ha ringraziato tutti i movimenti e le associazioni della comunità pastorale 7 che erano presenti, nonché i referenti dei vari ambiti del RnS (giovani, famiglie, bambini) che hanno interagito con i catechisti in una proficua attività di servizio e di scambio. Le sorelle del Ministero di intercessione che fin dal mattino sono state presenti in preghiera nella tenda.
Un grazie al sindaco di Santhià, Angela Ariotti, e al vicesindaco Mattia Beccaro per la loro presenza e disponibilità; un grazie anche agli Alpini di Santhià e San Germano, che hanno collaborato per la riuscita della giornata, e al Gruppo Volontari del Soccorso di Santhià. Un particolare ringraziamento va alla corale regionale di musica, canto e danza del Rinnovamento, che ha accompagnato l’intera giornata di festa e di preghiera; l’ultimo grazie va ai membri della comunità “Gesù Misericordioso” e ai volontari, coordinati da Giovanni Donato, che hanno allestito la piazza trasformandola per un giorno in un luogo di culto. Questo il commento condivido di Francesca con quanti stupiti ed emozionati ringraziavano per la giornata vissuta:
<<Come detto da don Andrea, lo Spirito è l’energia, la forza che ci permette di vivere e di andare avanti, anche nei momenti difficili…..>>
La giornata della Tenda della Misericordia è stata un evento ben riuscito, che sottolinea quanto la Chiesa sia viva e missionaria, e che testimonia l’amore e la misericordia di Dio verso il suo popolo.
0 commenti